lunedì 31 ottobre 2011

da IN PIAZZA: OTTOBRE

PD ed “INSIEME PER ORIGGIO”: 
NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE

Il PD è presente, come minoranza, nel Consiglio Comunale di Origgio, nella lista civica “Insieme per Origgio”.
Tra le ultime iniziative del nostro gruppo consigliare, il capogruppo Paolo Balduzzi, ha presentato una serie di interrogazioni, per chiedere al Sindaco informazioni su alcune questioni che riguardano la nostra comunità.
Alcune di queste nascono da segnalazioni dei cittadini, mentre altre di maggior importanza sono relative allo stato di alcune attività nel nostro comune.
Quelle che fanno riferimento alle segnalazioni dei cittadini sono:
• ORDINANZA SULL’AMBROSIA
• TETTOIA FERMATA BUS NELLA FRAZIONE MUSCHIONA
• STATO DI ALCUNI LUOGHI PUBBLICI DI AGGREGAZIONE I N PAESE
Queste sono le altre interrogazioni che abbiamo sottoposto al Sindaco
EROGAZIONE CONTRIBUTI PER SERATE DANZANTI
Per le ”Notti d’estate 2011” è stata stanziata una somma di 5.000 €. L’Amministrazione aveva più volte lamentato la difficoltà di coprire i costi dei servizi (assistenza a favore delle famiglie e associazioni) e di alleggerire la pressione fiscale a causa dei tagli dei trasferimenti pubblici.
• ORGANIZZAZIONE DELLA SERATA “PUBBLICA” DI GIOVEDI’ 7 LUGLIO 2011
L’iniziativa aveva lo scopo di presentare il Rapporto ambientale (Valutazione Impatto strategico) del documento preparatorio del PGT (Piano di Governo del Territorio) ex PRG.
Come mai una iniziativa così importante non è stata pubblicizzata e perché non sono stati informati i Consiglieri Comunali, i gruppi politici e membri della Commissione assetto del Territorio.
• SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL COMUNE A SEGUITO DELE MANOVRE ESTIVE
AI vincoli del Patto di stabilità si sono aggiunti altri tagli che porteranno ad un aumento delle tariffe o a un taglio dei servizi. L’Amministrazione ha valutato l’impatto economico delle manovre? Il Sindaco di Origgio, che è membro del Consiglio Direttivo di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha partecipato alle manifestazioni di protesta?
• DESTINAZIONE CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALL’ASILO “SAN CARLO BORROMEO”
In data 28/12/2007, l’Amministrazione ha erogato all’Asilo san Carlo Borromeo, un contributo di 500.00 € senza aver determinato la finalità dell’utilizzo.
Dopo 4 anni non sappiamo se i fondi erogati hanno trovato destinazione e quali sono i progetti? I revisori dell’ amministrazione comunale e dell’asilo non hanno mai sollevato dubbi sulla legittimità e sulla opportunità dell’ operazione?
• STATO DI REALIZZAZIONE DELLO SVINCOLO ORIGGIO OVEST
Il Comune di Origgio, con i comuni di Cerro Maggiore, Parabiago, e Uboldo ha aderito alla convenzione per la realizzazione della viabilità intercomunale tra SS 33 e la SS 527, condizionando l’adesione al completamento dello svincolo autostradale di Origgio Ovest, posto lungo l’autostrada A 8 (rampe di entrata e uscita su ogni ramo). Si chiede se l’Amministrazione ha ricevuto dall’ANAS notizie in merito alla realizzazione e se nel caso in cui l’ANAS non intenda realizzare intervento, quale sarà l’impatto del traffico nella zona Broggio.
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L'articolo è stato pubblicato su "IN PIAZZA" di ottobre, il periodico mensile del Partito Democratico di Saronno e del saronnese, puoi scaricare il pdf dal sito web http://www.pdsaronno.it/ o ritirarne una copia presso la sede del circolo di Origgio.

Informiamo i cittadini che avessero segnalazioni o richieste di scrivere a: pdoriggio@gmail.com; sui blog del PD http://pdoriggio.blogspot.com/ e quello di “Insieme per Origgio” ( a cura del capogruppo consigliare Paolo Balduzzi) http://notiziedalconsiglio.blogspot.com/ troviamo notizie ed informazioni a cui i cittadini possono fare liberamente commenti ed osservazioni.
Si ricorda infine che la sede di via Dante 105 è aperta tutti i martedì a partire dalle 21.15 per fornire informazioni sulla attività amministrativa e sulle iniziative politiche del PD.

sabato 29 ottobre 2011

INFRASTRUTTURE E MOBILITA’

PUNTARE SU INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ PER MUOVERCI DENTRO IL FUTURO.
INFRASTRUTTURE: GOVERNO ABILE NEGLI ANNUNCI, FALLIMENTARE NEI FATTI
È necessario sbloccare le centinaia di opere piccole e medie, volàno per la nostra economia e davvero strategiche per il Paese.
Solo nel 2010 gli investimenti dello Stato sono diminuiti del 17%.
La copertura finanziaria per le opere ferroviarie è ferma al 15%.
Cresce il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. Dal 2009 ad oggi le risorse per nuove infrastrutture sono diminuite del 34%.
230.000 lavoratori licenziati nel settore delle costruzioni dall’inizio della crisi ad oggi. I fondi per fronteggiare il dissesto idrogeologico hanno subìto tagli che mettono a rischio gli interventi già programmati da tutte le regioni italiane.
Sono stati dimezzati i finanziamenti all’ANAS per la manutenzione delle strade. Le piccole e medie imprese rischiano il fallimento a causa dei ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione a lavori eseguiti. Anche per questo è necessario allentare il Patto di stabilità per le amministrazioni più virtuose.

TRASPORTO PUBBLICO, IL GOVERNO TAGLIA IL DISAGIO AUMENTA
Tagli, tagli e ancora tagli, questa è stata l’azione del Governo nei confronti del trasporto pubblico. Questo vuol dire meno autobus, meno treni, aumento del traffico e dell’inquinamento nelle città e disagi crescenti per tutti i cittadini, a partire dai pendolari.
I fondi del trasporto pubblico locale in questi anni di Governo di centrodestra sono stati tagliati continuamente, dimezzati quelli per il trasporto ferroviario.
Questo significa portare il sistema del trasporto pubblico al collasso.
I servizi di trasporto hanno subìto negli ultimi dieci anni aumenti dei prezzi intollerabili a fronte di un servizio che non è migliorato.
In un mondo che corre restare fermi sarebbe un errore imperdonabile. Un Paese come il nostro, che vuole competere a livello mondiale, deve poter contare su di un moderno ed efficiente sistema della mobilità delle persone e delle merci.
Per arrivare a questo risultato, la prima cosa che dobbiamo affrontare tutti insieme è la sfida culturale per affermare che la mobilità è un elemento decisivo per il rilancio economico, occupazionale e industriale, un volano per una compiuta conversione ecosostenibile degli assetti logistici e infrastrutturali dell’Italia.
DOBBIAMO PUNTARE SULLA MOBILITÀ, PER MUOVERCI DENTRO IL FUTURO.

PER RESTITUIRE AL LAVORO:

SENSO, VALORE E DIGNITÀ.

PRECARIETÀ ZERO
eliminazione del vantaggio di costo del
lavoro precario rispetto al lavoro stabile.

INTRODUZIONE DI UN SALARIO (O COMPENSO) MINIMO
per legge, in riferimento agli accordi tra le parti sociali, per i lavoratori non coperti dai contratti collettivi, per i contratti a progetto, gli stages.

DIRITTO FONDAMENTALI COMUNI
per tutte le forme di lavoro comprese quelle autonome e professionali, con riguardo alla malattia, agli infortuni, al riposo, alla maternità nonché alla garanzia del reddito, attraverso la riforma e l’estensione degli ammortizzatori sociali.

PROMOZIONE
dell’occupazione femminile attraverso misure fiscali di vantaggio per le donne che lavorano, il potenziamento del sostegno economico e dei servizi alla famiglia, l’estensione del part time agevolato e volontario, il credito d’imposta per l’occupazione femminile nelle aree svantaggiate.

SVILUPPO DELLE POLITICHE ATTIVE
del lavoro nell’ottica della flexsecurity europea attraverso il potenziamento dei servizi per l’impiego per favorire inserimento e reinserimento al lavoro. In questo quadro rafforzamento della formazione permanente da riconoscere come diritto individuale. Per i giovani, rilancio del contratto di apprendistato, con garanzia di una componente formativa qualificata e professionalizzante, come misura di promo accesso al lavoro.

VALORIZZAZIONE DEL LAVORO AUTONOMO E PROFESSIONALE
semplificazione degli adempimenti amministrativi per l’attività di lavoro autonomo, incremento delle deduzioni dalla base imponibile ai fini Irap, sostegni alla qualificazione e riqualificazione, tutele del reddito in caso di inattività temporanea o di cessazione di attività per crisi di mercato, facilitazioni all’accesso al credito e garanzie sui pagamenti.

I CONTRATTI DI LAVORO E LA DEMOCRAZIA
eliminazione dell’art. 8 della manovra di Ferragosto (derogabilità dei contratti nazionali e delle leggi, incluse le tutele contro il licenziamento, art. 18)

EQUITÀ E RIFORME:

PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED IL LAVORO.

CHI HA DI MENO È CHIAMATO ANCORA UNA VOLTA A DARE DI PIÙ MENTRE CHI HA DI PIÙ CONTINUERÀ AD AVERE SEMPRE DI PIÙ.
La politica economica del governo è fortemente iniqua sul piano sociale e inadeguata rispetto alle sfide che il Paese ha di fronte: lo sviluppo sostenibile, l’occupazione, in particolare giovanile, l’abbattimento del debito pubblico. Chi ha di meno è chiamato ancora una volta a dare di più mentre chi ha di più continuerà ad avere sempre di più. Colpisce il reddito da lavoro dipendente e le piccole imprese, indebolisce le famiglie tagliando i servizi erogati da regioni, province e comuni (asili nido, mense scolastiche, trasporti pubblici locali, assistenza).
Aumentando tasse, tariffe ed Iva, penalizza i consumi, gli investimenti delle imprese e l’occupazione. I cittadini onesti sono chiamati a pagare sempre di più, ma sono assenti le riforme per la modernizzazione del Paese.
Il PD ha proposto una strada alternativa, segnata dall’equità, e dalle riforme per lo sviluppo sostenibile;
  • riduzione dei costi della politica partendo da un dimezzamento dei parlamentari e dalla ristrutturazione delle istituzioni centrali e territoriali,
  • contributo di solidarietà straordinario sui 105 miliardi condonati nel 2009 con lo “scudo fiscale” da destinare al pagamento di una parte dei debiti delle PA verso le PMI e per gli investimenti dei comuni;
  • un’imposta patrimoniale ordinaria sui grandi valori immobiliari basata su criteri progressivi;
  • lotta vera all’evasione fiscale attraverso tracciabilità dei pagamenti sopra i 300 Euro, obbligo alle imprese di comunicare elenco clienti fornitori, inclusione dello stato patrimoniale nella dichiarazione dei redditi, reintroduzione del reato di falso in bilancio, cosi da recuperare risorse per ridurre i costi del lavoro stabile e combattere la precarietà, ridurre l’Irpef in primis per la mamme lavoratrici, eliminare gradualmente il costo del lavoro dalla base imponibile Irap;
  • la dismissione di immobili pubblici e un'asta per le frequenze tv per recuperare 25 miliardi di euro da investire nelle infrastrutture e nella logistica;
  • un pacchetto di liberalizzazioni efficaci per i servizi bancari ed assicurativi e professionali, l’energia, la distribuzione di carburanti e di farmaci. Fatti concreti e non demagogici spot come sull’art. 41 della Costituzione;
  • stabilizzazione dell’agevolazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica (in scadenza al 32/12/2011); politiche industriali per l’innovazione tecnologica e la ricerca, con attenzione prioritaria alle straordinarie risorse potenziali, a partire dalle donne, del Mezzogiorno;
  • eliminazione dell’articolo 8 della manovra di Ferragosto.

mercoledì 19 ottobre 2011

GAZEBO IN PIAZZA IMMACOLATA

Domenica 23 ottobre 2011
GAZEBO IN PIAZZA IMMACOLATA

Il circolo del Partito Democratico di Origgio invita gli iscritti, gli elettori, e tutti i simpatizzanti a presenziare Domenica mattina, dalle 8,30, presso il Gazebo allestito in Piazza dell’Immacolata.

Nell’occasione si potrà prendere visione e conoscere le iniziative in cui il Partito Democratico è impegnato:
  • Conferenza sul partito.
  • Campagna di tesseramento al Partito democratico.
  • Iniziative locali: raccolta di adesioni alla newsletter del circolo Pd, viabilità, interrogazioni presentate al Consiglio Comunale.

La tua presenza in piazza dell’Immacolata per invitare Berlusconi e la Lega Nord a compiere un atto responsabile ponendo fine a questo governo che sta portando l’Italia alla rovina. Dove non è riuscita la crisi economica mondiale ci sta riuscendo Berlusconi.
Il governo Berlusconi ha altro a cui pensare!

domenica 9 ottobre 2011

IMPEGNO PER L’ACQUA PUBBLICA
Partito Democratico - Saronno - Sunday 09 October 2011

venerdì 7 ottobre 2011

La strana coppia.

Berlusconi – Bossi: In che mani è finita questa povera Italia?
Il tandem Berlusconi – Bossi, strana coppia ormai inseparabile, da molti anni sta provocando gravi danni al nostro paese.
Le priorità sono: per Berlusconi, la giustizia e i suoi problemi personali e per Bossi, la Padania e la secessione, ma forse ancora di più la successione.

Basta osservare i fatti con obiettività: da quello che dicono e dai loro comportamenti, di coppia molto collaudata, che come in una commedia, si sono divisi il gioco delle parti.
Poiché su alcune questioni che interessano il paese, i loro partiti, il PdL e la Lega, la pensano in modo diverso, li vediamo all’opera in un indecoroso teatrino al limite dell’indecenza.
L’ultima dimostrazione ci è stata offerta in occasione della recente manovra economica, modificata ben quattro volte!
Ogni volta, per il tandem Berlusconi – Bossi, era un’impresa cercare di convincere gli italiani in generale e i loro elettori in particolare, sulle ragioni che avevano determinato le loro decisioni. Una vergogna così non si era mai vista.

Noi ci limitiamo a rendere evidente ciò che loro stessi pensano del paese che governano e così ciascuno potrà poi farsene un’idea.
Berlusconi, in privato dice che l’Italia è un paese di merda, mentre Bossi, non perde occasione per manifestare il suo disprezzo nei confronti dell’Italia unita.

Siamo nelle mani di due piromani che hanno incendiato il paese e lo stanno trascinando nel baratro e che durante gli anni di governo sono riusciti a farci perdere la dignità e ci hanno reso sempre meno credibili agli occhi dei nostri partner europei e mondiali.

Questi sono i pessimi risultati degli anni di governo del tandem Berlusconi – Bossi, che da un po’ di tempo è messo in discussione anche dai loro elettori.

Ora tocca alle persone serie, oneste e di buona volontà, il compito di risollevare le sorti del nostro paese e di guardare al nostro futuro e a quello dei nostri giovani.

Auguriamoci che i tanti italiani oltre all’indignazione, sappiano prendere la giusta decisione e li mandino definitivamente in pensione. Gliene sarebbe grata l’intera nazione.