venerdì 17 maggio 2013

“Prima togliamo di mezzo il porcellum, meglio è”

Il Governo di servizio, guidato da Enrico Letta, non è nato a tutti i costi e non deve durare a tutti i costi. C'è un'alternativa al Governo Letta?
L’attuale Governo si è dato degli obiettivi molto ambiziosi, in 100 giorni ci si è prefisso di attuare un cambiamento tale da avviare a soluzione molte questioni aperte da parecchio tempo. Il Partito Democratico non può rimanere a guardare lasciando l’iniziativa al PdL che ha impostato la sua azione con metodo cinico e calcolatore, di partito di lotta e di governo. Il PD è nato per governare, occorre ricordare che ci dobbiamo mobilitare e lottare per portare a buon fine quei provvedimenti di ridistribuzione della ricchezza, riducendo le diseguaglianze enormi tra i pochi RICCHI e i molti POVERI. Buone sono le intenzioni di intervenire sulle leggi Fornero, (pensioni e lavoro). Sono necessarie iniziative e provvedimenti che rilancino gli investimenti e creino posti di lavoro. Investimenti ed incentivi per la ricerca e lo sviluppo, green economy, banda larga, scuola, etc. L’allentamento del patto di stabilità per i Comuni virtuosi e il pagamento dei debiti delle P.A. devono essere realizzati. Modifica della legge sul finanziamento ai Partiti, NO alla sua eliminazione. Legge sui Partiti. Lo ius soli, cittadinanza ai nati in Italia. Rimodulazione dell’IMU o sostituzione con una tassa PATRIMONIALE. Non è l’IMU una tassa da eliminare! Se la si rimodula è necessario legarla al valore commerciale e al reddito. Le tasse da tagliare sono quelle con maggiore evasione o elusione, non la tassa sugli immobili.

Subito una nuova legge elettorale, non vogliamo correre il rischio di votare, ancora una volta, con il PORCELLUM.
Nei primi 100 giorni oltre che affrontare i temi economici, è indispensabile fare subito legge elettorale, per dare a questo governo un minimo di senso. In un paese democratico, la legge elettorale va cambiata a inizio legislatura come ci ha più volte ricordato l'Europa nella scorsa legislatura. Se il governo vuole avere un minimo di serietà, faccia discutere la legge elettorale ORA! Non possiamo correre il rischio di essere accusati di non aver voluto cambiare la legge. Siamo favorevoli al doppio turno di collegio BINOMINALE (in ogni collegio si elegge un uomo e una donna). Dobbiamo dire NO a rinviare l’approvazione di una nuova legge elettorale a dopo le modifiche alla Costituzione.
NO alla Convenzione per le modifiche costituzionali, (NON HA PIÙ SENSO). La Commissione Affari Costituzionali può operare e limitatamente procedere a:
  • Superamento del bicameralismo perfetto, differenziando le competenze delle due camere, Senato delle Autonomie.
  • Riduzione del numero dei Parlamentari.
  • Abolizione delle Province.
Per una Repubblica semi o presidenziale non sembra questo il MOMENTO propizio. Prima di procedere a una riscrittura completa della seconda parte della Costituzione è necessario approvare una normativa SERIA sui CONFLITTI D’INTERESSI.

Niente voti di fiducia o limitarne drasticamente il numero. Sia il Parlamento, il luogo del confronto e dello scontro accettando il rischio di maggioranze variabili sui singoli provvedimenti. È compito del PD far maturare in Parlamento quella maggioranza che all’indomani delle elezioni, Bersani con quasi tutto il gruppo dirigente, non è riuscito a realizzare. Un cambio di maggioranza non è un’ipotesi velleitaria, si potrebbe mettere in pratica e sostituire le larghe intese, se il PdL si tirasse fuori, ritirando i suoi Ministri. È compito nostro agire per occupare, togliendo spazio politico al M5S costringendoli alla responsabilità, forzando il PdL a fare scelte nell’interesse del Paese e non del suo Padrone. Questo è nell’immediato il nostro compito, l’azione che il Partito Democratico nel dare sostegno all’Esecutivo guidato da Enrico Letta.

Subito una nuova legge elettorale per non rimanere “prigionieri” dei giochi di potere del PdL.