domenica 30 marzo 2014

"Prima di tutto il lavoro"

Incontro pubblico con: Stefano Fassina
Direzione Nazionale del PD
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Se le riforme strutturali promesse continueranno ad essere la precarietà del lavoro, i tagli lineari della spesa pubblica, la penalizzazione degli investimenti, la continuità sostanziale con la linea di austerità, allora sarà inevitabile lo sgretolamento del modello sociale europeo. Cioè quell'insieme di diritti, welfare, imprenditorialità, sussidiarietà che compongono l'idea stessa di democrazia e la nostra Costituzione materiale.

La causa principale della crisi economica e sociale stà nelle politiche restrittive che l'Europa si è data. Svalutazione del lavoro, tagli agli investimenti, precarizzazione, delocalizzazione della manifattura: la politica liberista e anti Keynesiana che già aveva colpito il modello sociale è stata incrementata e non cambiata.

Il Governo guidato da Matteo Renzi si deve assumere l'onere di fronteggiare e risolvere alcune delle questioni che ci stanno di fronte. Una nuova stagione di crescita dipende dalla capacità di "cambiare verso" alla dottrina dominante. Senza una redistribuzione della ricchezza e del lavoro si esalta l'individualismo e l'egoismo; tutto è veniale, tutto ha un prezzo! Senza solidarietà non ci sarà nemmeno un scatto di efficienza! Faremo altri passi indietro, anche se li chiameremo riforme strutturali.

CITTADINANZA ATTIVA.

CITTADINANZA ATTIVA. 
Progetti e tecnologie verso una legge regionale sulla partecipazione popolare in Lombardia.", che si terrà mercoledì 9 aprile, dalle 17.30 alle 20, a Milano presso Palazzo Pirelli,  (Sala 1 - XXVI° piano).

L'incontro sarà l'occasione per illustrare il progetto di legge regionale presentato dal Gruppo del Partito Democratico con il quale s'intende introdurre ed incentivare l'adozione di processi partecipativi a supporto delle politiche pubbliche.

Al convegno, che sarà introdotto e moderato dal consigliere regionale del PD, Fabio Pizzul, interverranno esperti che approfondiranno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per realizzare forme di cittadinanza attiva e saranno presentate le esperienze più avanzate maturate negli enti locali.


martedì 11 marzo 2014

AGENDO: La newsletter del centro-sinistra di Origgio.

Il Circolo di Origgio del Partito Democratico e la Lista Civica Insieme per Origgio, hanno dato vita al foglio informativo che hanno chiamato “AGENDO:”.
Il nome ha il doppio significato di agenda e di agire, perché il nostro obiettivo è quello di tenere un diario sulla vita politico-amministrativa e di proporre iniziative sulle diverse questioni di interesse delle nostra comunità. Questo strumento di comunicazione non ha solo lo scopo di informare, ma anche quello di raccogliere le idee e perché no le critiche di quanti hanno interesse per la cosa pubblica. Cercheremo con puntualità di trattare argomenti di carattere generale e di proporre soluzioni ai problemi locali.
Un foglio aperto, che con il vostro contributo si potrà arricchire e diventare sempre più interessante.
Vi auguriamo una buona lettura e vi invitiamo ad essere partecipi all'iniziativa.

Scarica il documento in formato pdf al link: AGENDO: n°01 marzo 2014

Il Coordinamento del Circolo PD di Origgio

giovedì 6 marzo 2014

L'8 marzo non sia retorica!


Senatori Pd: l'8 marzo non sia retorica, parità di genere entri in legge elettorale.

Il tema della pari rappresentanza di genere è stato accantonato, pur essendo oggetto di numerosi emendamenti trasversali. Un accordo deve essere trovato.

"Quest'anno rischiamo più che mai che l'8 marzo rimanga un appuntamento con la memoria vuoto e retorico. La riforma della legge elettorale è, in queste ore, in discussione alla Camera, ma il tema della pari rappresentanza di genere nelle liste è stato accantonato, pur essendo oggetto di numerosi emendamenti trasversali".

"Un accordo deve essere trovato! E' inaccettabile che una questione che riguarda da vicino la democrazia nel nostro Paese venga ritenuta marginale dal Parlamento 'più femminile' della storia d'Italia. Sarebbe paradossale che misure per un'equa rappresentanza di genere tra gli eletti fossero contenute nelle leggi elettorali delle assemblee elettive a tutti i livelli di governo, tranne che nella normativa più importante, quella per l'elezione della Camera dei Deputati. Tanto più che dalla prossima legislatura essa sarà probabilmente l'unico ramo elettivo del Parlamento".

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